È morto in una clinica di Roma, Pietro Mennea, ex velocista azzurro, campione olimpico a Mosca 1980 e per 17 anni detentore del record del mondo dei 200 metri. Da tempo lottava contro una grave malattia, sembra al pancreas. Appresa la notizia, il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha disposto l’allestimento della camera ardente aperta a partire dalle 9 di domattina, nella sede del Coni, a Roma.
Nato a Barletta 61 anni fa, è stato l’uomo più veloce del pianeta, con un record del mondo sui 200 metri piani imbattuto per 17 anni e tuttora ineguagliato in Europa.
Quando divenne campione del mondo, Cassius Clay, il più grande pugile di tutti i tempi, lo volle conoscere. “Ma sei bianco?” gli disse sorpreso. “Dentro sono più nero di te, sono un uomo del Sud” gli rispose il campione pugliese.
I funerali del campione saranno celebrati sabato 23 marzo, alle 10, a Roma, nella basilica di Santa Sabina, nell’Aventino. Lo ha reso noto a Barletta la famiglia dell’ex olimpionico azzurro.
